Con la ripresa degli accertamenti, dopo il periodo di sospensione legato alla pandemia covid, è opportuno segnalare i rischi penali che potrebbero sorgere dal controllo fiscale; rischi penalmente rilevanti che comportano l’obbligo da parte dei verificatori di tale denuncia.
Vediamo quali sono i principali illeciti riscontrabili in queste occasioni.
Dichiarazione infedele
Si ha quando si indica si una dichiarazione dei redditi o Iva elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo o elementi passivi inesistenti con una imposta evasa superiore ad euro 100 mila.
Altro caso quando gli elementi attivi non dichiarati sono superiori al 10% degli elementi attivi dichiarati e comunque superiori ad euro 2 milioni.
Sanzione: reclusione da 2 anni a 4 anni e 6 mesi.
L’illecito penale non è punibile nella ipotesi di valutazioni errate discordanti entro il 10% delle valutazioni ritenute corrette
Dichiarazioni fraudolente
Si realizzano mediante l’utilizzo di documenti per operazioni inesistenti o con altri artifizi, e si realizza se l’ammontare degli elementi passivi fittizi è inferiore ad euro 100 mila
Per l’utilizzo di documenti per operazioni inesistenti la pena prevede la reclusione da 4 a 8 anni con la previsione di una attenuante ( in questo caso la reclusione va da 18 mesi a 6 anni).
Per le operazioni oggettivamente o soggettivamente inesistenti la pena prevede la reclusione da 3 a 8 anni.
Omessa presentazione
Per la omessa presentazione della dichiarazione redditi, iva, 770 o in presenza di imposte evase o ritenute non versate superiore a 50 mila euro è prevista la reclusione da 2 a 5 anni
Occultamento
Punito con la reclusione da 3 a 7 anni chiunque occulta o distrugge in tutto o in parte le scritture contabili o i documenti di cui è obbligatoria la conservazione
Omessi versamenti
Nei casi di mancato versamento dell’iva (soglia a 250 mila euro) o di ritenuta ( soglia 150 mila euro), quando il debito è stato regolarmente dichiarato ma non pagato scatta il reato di omesso versamento.
Indebite compensazioni
Superando la soglia di 50 mila di compensazioni indebite, non spettanti o inesistenti, scatta la denuncia penale. Per le compensazioni inesistenti la sanzione penale è molto pesante: reclusione da 18 mesi a 6 anni.